Ecologia della salute mentale. A 40 anni dalla legge Basaglia. Prossimi incontri

Il 26 settembre alle ore 17.30, a Ferentino, a Ponte Grande, nei pressi del palazzo dello sport, ci sarà l’incontro con il Centro Internazionale di Centro Sperimentale Pubblico per lo Studio e la Ricerca sulla Salute Mentale di Comunità “Marco Cavallo”.

Dopo la proiezione de “Una pratica di libertà”, documentario di Cine Sin Author, incontreremo gli autori e i protagonisti dell’esperienza didel centro Marco Cavallo.

Il ” Marco Cavallo” (http://www.centromarcocavallo.it/) è un Centro Sperimentale Pubblico per lo Studio e la Ricerca sulla Salute Mentale di Comunità. Fa parte dell’ UOSM (Unita Operativa di Salute Mentale) Mesagne-San Pancrazio del Dipartimento di Salute Mentale dell’ Asl Br.

Dopo alcuni anni, a partire da gennaio 2008 tutte le attività sono state svolte con impegno di volontariato, dal marzo 2012 il Centro è co-gestito da 3 operatori UOSM part time e dai SEPE (Soci Esperti per Esperienza) dell’Associazione ”180 amici Puglia”, grazie ad un Progetto finanziato dalla Regione Puglia e la conseguente convenzione tra Asl Br e Associazione.

La metodologia di lavoro principale è quella dell’ Assemblea in cui, come ci ha insegnato l’esperienza ”esemplare” di Franco Basaglia degli anni ’60 a Gorizia, tutti i partecipanti alla pari si confrontano, discutono, propongono, realizzando quanto avviene dentro e fuori Il Centro.

L’assemblea principale è quella dell’ ”Agire Collettivo”, aperta anche all’esterno, del giovedì pomeriggio, però tutte le attività sono discusse, programmate e verificate nei tanti gruppi di lavoro attivi nella quotidianità.

Nel Centro quindi vi è una costante e paziente “costruzione collettiva” in cui vengono messe in campo le risorse che sono in ognuno e dove tutti si sentono Protagonisti.

Il Collettivo del Marco Cavallo pone particolare attenzione anche all’inserimento lavorativo e all’ abitare autonomo o supportato in alternativa al circuito residenziale pisichiatrico ”pesante”.

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L’associazione Oltre l’Occidente continua con i momenti di riflessione e iniziative che prevedono l’uso del cinema e degli audiovisivi come momento di prevenzione del disagio sociale e della marginalizzazione sul problema della salute mentale a 40 anni dalla legge 180, calando tale riflessione nella realtà territoriale: la provincia di Frosinone

«La chiusura del manicomio è  stato il più grande atto di ecologia della mente  nel nostro secolo, reso possibile da precisi fattori politici, psicoanalitici, psicofarmacologici, perché ha reso reversibili processi che sembravano irreversibili. Incomprensibilità, irrecuperabilità, incurabilità della follia si stanno trasformando in possibile comprensione, recupero, guarigione» (Paolo Tranchina).

Dopo questo incontro i prossimi appuntamenti sono fissati per il primo ottobre per una riflessione antropologica sul film “Il demonio” di Brunello Rondi; per il 19 ottobre a Ceccano con la presentazione del documentario “Padiglione 25” di Massimiliano Carboni e Claudia Demichelis; il 22 ottobre seguiremo Sergio Zavoli con la proiezione de “I giardini di Abele”, mentre il 5 novembre si rifletterà sul drammatico film di Costanza Quatriglio “87 ore”.

Il progetto terminerà il 9 novembre a Ceccano dove si presenteranno i lavori finali di questo lungo anno di lavoro.

Il 19 ottobre a Ceccano incontreremo gli autori di Padiglione 25, film documentario

Il 9 novembre proiezione del documentario Memorie del manicomio di Ceccano