Ottaviano, uno di noi

Stamani, improvvisamente Ottaviano ci ha lasciati, senza preavviso, senza segnali. Da sempre legato all’Associazione, la viveva guardandola da fuori. Così fece a Genova, motivato dalle parole d’ordine di quella manifestazione, non si mise in corteo ma ci abbracciò affettuosamente nella confusione serale… La sua manifesta sensibilità, a cui non si piegava per “adeguarsi” al sistema, che lo aveva fatto incamminare sul confine della mente umana, gli aveva ritrovato un importante e sentito ruolo nelle vite più sfortunate di chi perdeva materialmente e affettivamente l’aggancio con il territorio. Non poteva che essere così anche con la tribù Iafrate, che sentiva teneramente vicina, alla quale aveva messo a disposizione la sua infinita pazienza, e che spesso si tramutava in solidarietà concreta. Ottaviano è uno di noi, con il quale, specchiandoci, abbiamo spesso misurato i nostri valori e le nostre aspettative. Amava presentarsi a casa con il sax e suonare il blues. Stasera per penitenza della nostra distrazione della vita altrui, in suo ricordo, ci sentiremo Miles Davis – Kind of Blue. Domani invece il funerale è alle 11 a Frosinone chiesa Sant’Antonio.