Proiezione del docufilm “Je so’ Pazzo” sull’ex-OPG di Napoli

Venerdì 25 maggio, Cassino Casa della cultura, parco Baden Powell, h.17,30

Le isole relazionali e le risposte della comunità: fede, speranza e carità”, Proiezione del docufilm “Je so’ Pazzo” sull’ex-OPG di Napoli, diretto da Andrea Canova

PRESENTAZIONE DOCUMENTARIO “JE SO’ PAZZO”

 JE SO’ PAZZO (Italia, 73 min.)

 Documentario sull’Ex-Opg di Sant’Eframo Nuovo a Napoli

 di Andrea Canova

prodotto da INBILICO TEATRO & FILM

 “Io Sogno che gli O.P.G. scompaiano” (Michele Fragna)

 Il documentario, racconta un luogo, l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Sant’Eframo Nuovo, intrecciando passato e presente, memoria e trasformazione di uno degli edifici storici più grandi di Napoli. Chiuso nel 2008 perchè ritenuto inagibile, questo immenso carcere ricavato dentro le mura di un vecchio monastero del ‘600 è stato riaperto a Marzo 2015, dopo sette anni di abbandono istituzionale.Il film ne indaga la storia e le tracce di memoria rimaste, attraversandone i lunghi corridoi, le stanze abbandonate, le celle con ancora le giunture a terra dei letti di contenzione. A riempire di umanità, e di verità, il corpo svuotato e la geografia senza tempo di un luogo che sembrava essere dimenticato, c’è la testimonianza diretta e poetica di un ex detenuto di Sant’Eframo (Michele Fragna) e dei ricordi conservati nei suoi diari. Ricordi amari, spesso atroci, ma anche poetici ed esistenziali, che formano un resoconto umano inedito e controverso di ciò che succedeva dentro quelle mura inaccessibili, nel buio umido e fetido delle celle, in mezzo alla polvere e alla sporcizia di una struttura carceraria repressiva e sovraffollata, considerata obsoleta già ai tempi di Basaglia. Il film osserva l’attuale processo di trasformazione, intrecciandolo con il racconto del passato, di quello che per secoli è stato un luogo di pena e di sofferenza in ciò che potremmo definire oggi un Bene Comune, interrogandosi sui significati più profondi, e le tematiche più attuali, che emergono dal forte contrasto tra reclusione e libertà, oblìo e memoria, normalità e pazzia; e da un crescente bisogno di cambiamento sociale che si esprime e si concretizza proprio a partire dal recupero collettivo di un luogo e della sua memoria, che oggi appartiene a tutti.

 Il documentario Je so’ pazzo è una piccola pazzia produttiva. Fatto con poco, in poco tempo, scritto in corso d’opera, girato e montato dal regista Andrea Canova, è un film che crediamo sia stato urgente e necessario realizzare. E’ prodotto dalla nostra etichetta di cinema e teatro indipendente InbilicoTeatro e Film, che ha sede a Napoli, e si è basato fin da subito su un rapporto di disponibilità, intesa e collaborazione reciproca con il collettivo Je so’ pazzo, grazie al quale siamo riusciti ad immergerci nella nuova realtà di Sant’Eframo. Per finalizzarlo, abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi dal basso sul sito di PDB (Produzioni Dal Basso), riscontrando la partecipazione di oltre 100 sostenitori. Le riprese sono durate per tutta la primavera del 2016 e il lungo lavoro di post-produzione del film è stato ultimato, nella sua ultima edizione, a Gennaio 2018.

SINOSSI (BREVE) – JE SO’ PAZZO

La storia e la memoria dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Sant’Eframo Nuovo, raccontate attraverso il diario e le poesie di un ex detenuto (Michele Fragna), s’intrecciano con le immagini di una primavera di cambiamento e dell’attuale processo di riqualificazione di uno degli edifici storici più grandi e sconosciuti di Napoli.

DOCUMENTARIO “JE SO’ PAZZO”

 NOTE DI REGIA:

Quando sono entrato per la prima volta all’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli, la prima sensazione che ho avuto è che il tempo si fosse fermato. E’ un luogo che ti chiude lo stomaco, antico ed impenetrabile, rimasto inaccessibile per secoli, che sembra celare molti segreti, molte ombre, dietro le finestre, nel buio delle celle. L’Opg di Sant’Eframo Nuovo è stato chiuso nel 2008 perchè ritenuto inagibile e per sette anni questo luogo è stato saccheggiato e abbandonato al degrado. Fino a quando, a Marzo 2015, è stato riaperto e ripulito da un collettivo di studenti universitari insieme agli abitanti del quartiere. Ha una storia profonda ma rimasta sepolta sotto le macerie, dove la sua memoria è stata perduta e dimenticata. Le divise dei detenuti, le fasce per legarli ai letti di contenzione, archivi e documenti storici, lettere e affetti personali, pile di cartelle mediche sono state rinvenute tra depositi di rifiuti, sotto la polvere, in mezzo al degrado. E’ dalla memoria frammentata, dimenticata di Sant’Eframo, e da quel senso di vuoto, di oblìo e di silenzio inaccettabile, che nasce il bisogno di raccontare questo luogo, la sua storia e l’inizio della sua trasformazione in un bene comune.

BIO-FILMOGRAFIA (BREVE)

ANDREA CANOVA

Regista e filmmaker vicentino, vive e lavora a Napoli dal 2006. Realizza e si autoproduce diversi documentari brevi su luoghi urbani e sulla vita di strada (“San Paolo in Galleria”, “Gridas: stelle, formaggi, bolle d’aria..”, Aret’à palm”, “Julì”). Nel 2007 realizza “Il popolo delle pentole”, un mediometraggio sulle giornate di lotta pacifica e di comunità del movimento vicentino “No Dal Molin”. Nel 2010, è uno dei 24 registi del film a episodi “Napoli 24”, prodotto da IndigoFilm e Rai Cinema e presentato al 29° Torino Film Festival. Dal 2008 al 2010 collabora con ArciMovie e Parallelo 41, conducendo numerosi laboratori di cinema “leggero” nelle scuole della periferia napoletana e ottenendo importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Dal 2010 entra a far parte dell’Ass. Cult. InbilicoTeatro&Film, con cui realizza e produce alcuni cortometraggi di finzione dal forte sapore grottesco (“Il provino”, “Rimbò”, “Il vicino” vengono selezionati e vincono premi in diversi festival cinematografici nazionali) e cura i contributi audio-visivi per performance e spettacoli di teatro. Nel 2016, inizia le riprese del suo primo lungometraggio (“Je so’ pazzo”), un’opera prodotta dal basso di documentazione autoriale sulla memoria e la riqualificazione dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario (O.P.G.) di Napoli, oggi in ditribuzione.

OPERE:

  • – Je so’ pazzo (2018): lungo doc
  • – Il Vicino (2014): corto fiction
  • – Napoli 24 (2011): docu-film collettivo
  • – Rimbò (2010): corto fiction
  • – Gridas: stelle, formaggi, bolle d’aria (2009): corto doc
  • – Aret’à palm’ (2008): medio doc
  • – Julì (2007): corto doc
  • – San Paolo in Galleria (2007): corto doc
  • – Il popolo delle pentole (2007): medio doc