Ciao Antonio

Frosinone, società operaia 12 ottobre 2010

Antonio Di Salvo storico presidente della Società Operaia di Frosinone ci ha lasciato. Lo ricordiamo come infaticabile organizzatore di eventi legati alla comunità che dava vita alla sede del centro storico, non dimenticando mai le fasce più sensibili della popolazione alle quali dedicava tempo e impegno. Il 6 gennaio si consumava ogni anno il giorno della Befana dove tutti i bambini e le bambine dovevano ricevere il canonico regalo. Era sua cura invitare quelli che più di altri avrebbero meritato il pacco, non facendo rimanere alcuno indietro. La sensibilità di Antonio era tale che queste attività sono state sempre svolte nel massimo rispetto e nella massima dignità delle persone e delle loro storie.

Antonio era uomo che con la sua umiltà sapeva costruire momenti relazionali e attività conseguenti di livello popolare, con il significato più profondo che possiamo dare a questo aggettivo. Luogo aperto a tutti e a tutte le idee politiche e sociali che manifestavano comunque una attenzione verso gli ultimi, l’operato di Antonio Di Salvo come presidente della Società Operaia ha tentato con continuità di dare una spinta alla riqualificazione del centro storico contro l’abbandono e l’indifferenza di tanti frusinati.

La Società Operaia è stata sempre aperta alle novità e alle proposte di altre realtà, anche quelle che Oltre l’Occidente avanzava, fossero di spettacolo, di politica, di festa: pensava che la rete di associazioni, di attività, fosse una tela da tessere con pazienza e con speranza. L’ospitalità data allo sportello del Comitato locale per l’acqua pubblica segnalava una forte sensibilità sui temi della giustizia e del diritto. Antonio, personalmente, sostenne la lotta dei lavoratori della Frosinone Multiservizi in tenda in piazza davanti al municipio, riconoscendosi nelle difficoltà di quei lavoratori e lavoratrici esclusi dal lavoro e dal reddito.

Sarà cura di coloro che l’hanno frequentato, di coloro che oggi dirigono la Società Operaia, continuare su quella strada umile, rispettosa, etica: non ce ne è un’altra. Riposa in pace.

8 giugno 2015 con Francesco Notarcola