Che dicono i lavoratori al tempo del jobsact

Non si può che applaudire allo sforzo che il redivivo PRC ciociaro guidato da Paolo Ceccano sta facendo nel tentare di creare quella rete di compagni e compagne che ricomincino a parlare un unico linguaggio e ritrovino l’orizzonte comune di cambiamento della realtà.

L’iniziativa Stati generali del lavoro, giornata di riflessione organizzata dalla locale federazione frusinate del 27/1/2018, ha visto purtroppo attori che siedono in posti importanti per le vicende legate al lavoro mostrarsi troppo generici e fuorvianti…

Profondo e costruttivo intervento, per la precisione e per il messaggio finale, è stato quello di Loredana Di Folco storica avvocata  del sindacalismo di base, dal titolo CHE DICONO I LAVORATORI AL TEMPO DEL JOBSACT, che da un fatto sociale affrontato dal punto di vista del diritto, è approdata ad una profonda riflessione sulle dinamiche del rapporto tra capitale e lavoro. Un approccio marxista di cui da tempo si erano perse le tracce che spiega chiaramente la profonda natura di classe della riforma detta del “jobsact”, «per creare un popolo di schiavi», e mette il dito (dal minuto 17.30) nel problema tra ‘riformisti’ e ‘comunisti’, tra coloro che vogliono gestire la crisi accettando la favola raccontata dal capitale e chi vuole entrare nel merito dei rapporti di forza tra capitale e lavoro.

Appunto: ma chi?

Buona visione

 

il punto del rapporto tra capitale e lavoro